CON LA VOCE DI MONICA GUERRITORE
E LE MUSICHE DI ENRICO GABRIELLI CON 19’40’’
NASCE UNA SUGGESTIVA ESPERIENZA SONORA
PER RACCONTARE LA BASILICA DI SAN LORENZO IN LUCINA
LA NUOVA AUDIOGUIDA FIRMATA D’UVA
SEGNA L’AVVIO A SAN LORENZO DEL PROGETTO “DA TURISTA A PELLEGRINO”
Il 26 maggio 2022, in concomitanza con l’anniversario della consacrazione della Basilica di San Lorenzo in Lucina, prende avvio il progetto “Da turista a pellegrino”, che dopo il Pantheon di Roma vede coinvolta la Basilica di San Lorenzo: prevede la realizzazione di uno spazio di accoglienza per il visitatore e lo sviluppo di un nuovo progetto di identità visiva con la produzione di un inedito audiotour e di una colonna sonora dedicata al racconto del suo patrimonio artistico.
L’idea di narrazione e di valorizzazione della Basilica di San Lorenzo in Lucina nasce nell’ambito della nuova conduzione delle attività di accoglienza, curate per il parroco, Monsignor Daniele Micheletti, da D’Uva, azienda operativa dal 1959 nel settore dell’interpretazione del patrimonio culturale, della gestione dei servizi e della valorizzazione museale; attraverso la collaborazione con partner, istituzioni, professionisti e creativi, ha sviluppato un rinnovato modo di intendere la visita attraverso la musica e nuove forme di narrazione.
A dar voce all’audioguida infatti sarà la grande attrice Monica Guerritore che interpreterà la matrona Lucina, da cui si narra che la Basilica di San Lorenzo abbia preso il nome; e l’audiotour è accompagnato da una colonna sonora originale, composta appositamente da Enrico Gabrielli con 19’40”, una realtà musicale con un approccio trasversale, divulgativo e non gerarchico alla musica classica, elettronica, contemporanea che firma la soundtrack di un audiotour museale per la prima volta.
Sono le parole di Monsignor Micheletti a sottolineare l’unicità e l’importanza di una visita alla Basilica: “Milioni di visitatori, ogni anno, giungono a Roma: alcuni non immaginano che sia intrisa di fede cristiana, alcuni non sono cristiani, molti non hanno neppure una qualche fede religiosa. Sono turisti dai mille volti, spesso distratti, quasi portati dal flusso delle persone e delle cose. Entrano per visitare un monumento di Roma antica, che appartiene al passato e che mantiene di rado un significato nel presente. Invece la Basilica di San Lorenzo in Lucina ha ancora una sua vita, parla al presente e ha un futuro. È ancora un luogo di raccoglimento e di ricerca, di domanda e di risposta, uno spazio sacro, una Basilica cristiana. Così, una semplice visita a uno dei tanti luoghi della storia, può aprirsi alla sorpresa di un incontro significativo che cambia la vita. E un semplice visitatore, un turista distratto, improvvisamente, può scoprirsi pellegrino”.
E Monica Guerritore spiega cosa l’ha convinta a prestare la sua voce a questo progetto: “Intanto parliamo di un luogo bellissimo e sacro e noi attori di teatro, bene o male, siamo predisposti agli spazi sacri. E pensare alla mia voce che racconta alle persone che non conoscono, come non conoscevo io, le bellezze che ti vengono incontro e la storia che c’è e che si respira dentro e sotto questa Basilica, è stato molto interessante. Mi ha inoltre divertito l’idea di interpretare la protagonista, la matrona romana Lucina, che in fondo è il deus ex machina di tutto”.
Si racconta infatti che la ricca matrona romana, nella sua abitazione, avesse fondato, un’ecclesia domestica, cioè un luogo destinato al culto situato in una casa privata anziché in una pubblica basilica. Lucina era molto devota e aveva l’abitudine di andare a visitare i Cristiani detenuti in carcere. Inoltre, provvedeva con i propri beni alla sepoltura dei Martiri e, fra questi, si prese cura anche di San Sebastiano. Nella sua casa nel 308 d.C. diede asilo a Papa Marcello, per salvarlo dalle persecuzioni ordinate da Massenzio. La casa di Lucina divenne così il primo nucleo della Chiesa che nel 440 d.C. fu consacrata Basilica da papa Sisto III e dedicata a San Lorenzo, martire morto nel 258 d.C. durante la persecuzione dell’imperatore Valeriano.
“Viviamo un’epoca di sollecitazioni molteplici e raffinate ed è sempre più difficile raggiungere le emozioni del turista, già in parte soddisfatte dalla visita. Dunque, contenuti audio e colonne sonore originali hanno l’obiettivo di arricchire la percezione delle opere senza coprire il messaggio originale che l’artista ha affidato alla propria creazione. E le prime soundtrack experience di successo realizzate sull’isola di San Giorgio a Venezia per le audio guide delle Vatican Chapels e del Labirinto Borges ci hanno confermato che a bellezza si aggiunge bellezza, rendendo i momenti di viaggio esperienze indimenticabili”, commenta Ilaria D’Uva, responsabile dell’azienda D’UVA che gestisce la visita della Basilica di San Lorenzo in Lucina.
Il nuovo audiotour è prodotto da D’Uva, i testi della visita guidata sono a cura di Ilaria D’Uva e Francesca Ummarino, grazie agli studi e alle ricerche di Federica Cellini e Francesca Paolitto, le musiche sono prodotte da D’Uva con Adesiva Discografica. I brani originali saranno distribuiti attraverso diversi canali e in contesti attinenti la Basilica e diventeranno occasione di promozione e diffusione della conoscenza di questo luogo.
il 26 maggio, giorno della consacrazione di San Lorenzo in Lucina, Yoko Morimyo, violino e Damiano Afrifa, pianoforte, membri degli Esecutori di Metallo su Carta, eseguiranno all’interno della Basilica una selezione delle musiche originali composte in esclusiva per l’audioguida.
MONICA GUERRITORE
Esordisce nel 1974 a soli sedici anni in Il giardino dei ciliegi con la regia di Giorgio Strehler. Nel 1981 si lega sentimentalmente e artisticamente a Gabriele Lavia, che la dirige tra l’altro nei ruoli di Giocasta, Lady Macbeth, Ofelia, la Signorina Giulia e Marianne in Scene da un matrimonio di Ingmar Bergman. La coppia si separa nel 2001: la Guerritore incontra Giancarlo Sepe ed è con lui in spettacoli di teatro/danza come Madame Bovary, Carmen e La Signora delle Camelie. Nel cinema riscuote grande successo con La lupa di Gabriele Lavia nel ruolo che fu della grande Anna Magnani, Un giorno perfetto di Ferzan Ozpetek, La bella gente di Ivano De Matteo, La peggior settimana della mia vita di Alessandro Genovesi, Parfums D’Alger, di Rachid Benhadj. In tv è nel cast di Manon Lescaut, Sant’agostino, Sabato Domenica e Lunedì e nel thriller in 12 puntate Non Uccidere. Ma è nel teatro che Monica Guerritore trova costantemente la sua via, anche come interprete-regista e drammaturga di spettacoli di grandissimo successo come Giovanna d’Arco, Dall’Inferno all’Infinito e Mi chiedete di parlare, un testo su Oriana Fallaci scritto e interpretato da lei. È Judy Garland nel musical End of the Rainbow di Peter Quilter, e crea un sodalizio con Giovanni Nuti portando in scena le canzoni con i testi della grande Alda Merini nel concerto Mentre rubavo la vita. Del 2015 è poi regista e interprete di Qualcosa Rimane. Collected stories del Premio Pulitzer Donald Margulies. Nel 2011 è nominata, dal Presidente Giorgio Napolitano, Commendatore al Merito della Repubblica Italiana, per il suo impegno nel campo delle arti e della cultura. Nel 2014 è stata presidente della Giuria dei Letterati del Premio Campiello.
D’UVA
Sono trascorsi più di 60 anni da quando Giovanni D’Uva, imprenditore all’epoca diciannovenne decisamente intraprendente, chiese udienza all’allora Arcivescovo di Milano cardinale Giovanni Battista Montini (futuro Papa San Paolo VI) per proporre di installare nel Duomo le prime audioguide multilingue da lui inventate. Oggi la D’UVA, azienda condotta da Ilaria, figlia di Giovanni, è un laboratorio di interpretazione digitale che negli anni ha creato un team di menti diverse, appassionate di tecnologia, di musica, di informatica, di design, di meccanica, di architettura, di storia dell’arte, che lavorano per sviluppare progetti di visita innovativi.
D’UVA ha una presenza consolidata nell’industria dei beni culturali e, in esclusiva, in luoghi di grande prestigio fra cui la Basilica di San Marco, il Teatro La Fenice, la Fondazione Giorgio Cini e la Scuola Grande di San Rocco a Venezia, le Cattedrali di Milano e Pisa, il Pantheon, il Colosseo, il Foro Romano a Roma, gli Scavi di Pompei e quelli di Ercolano, la Cappella e il Museo di San Gennaro a Napoli.
19’40’’
È una collana discografica su abbonamento dedita alla promozione di un approccio trasversale, divulgativo e non gerarchico alla musica classica, elettronica, contemporanea e incidentale. È stata fondata nel 2016 da Sebastiano De Gennaro, Enrico Gabrielli e Francesco Fusaro ed è gestita dai tre musicisti in collaborazione con il direttore d’orchestra Marcello Corti e la social-media-manager Tina Lamorgese.19’40’’ attualmente ha dato alle stampe diciassette dischi, realizzato opere grafiche, partiture e dispositivi audiovisivi.